La mia pastiera cotta

Ciao a tutti!!!
Nuova ricetta per voi della rubrica #inprimismagno e volevo condividere con voi la mia ricetta della pastiera napoletana! 

Prima di tutto

🐣🐣🐣 BUONA PASQUA!!! 🐣🐣🐣

Ci tenevo a farvi gli auguri anche se già da un pò di giorni la copertina del blog è dedicata a voi, alla Pasqua e agli auguri pasquali ❤️❤️

Questo post non era programmato, ma visto che io e mamma ci siamo messe all’opera, ho pensato di condividere con voi

LA NOSTRA PASTIERA PASQUALE

L’uovo di Pasqua è buonissimo eh, sia al cioccolato al latte che fondente.
(La cioccolata è cioccolata!!)
Anche la colomba pasquale super ottima!!!
Ma senza la pastiera come dolce non è Pasqua!

Quest’anno non possiamo trascorrere questi giorni di festa con chi ci è caro vista l’emergenza sanitaria in cui viviamo…
cerchiamo quindi di rendere la nostra Pasqua la più tradizionale possibile!!

A casa mia la pastiera non manca mai e non potevamo di certo rompere la tradizione quest’anno!
Abbiamo ancora più bisogno di rispettare le tradizioni!!

Infatti io e mamma OPERATIVISSIME!!! 

Ma come nasce questo dolce e questa tradizione?

Vi riporto un po’ la storia….

“La ricchezza degli ingredienti e la complessità dei gusti sembrano richiamare la cucina di corte.
Ma le sue radici nascono in un mito. 
Bisogna fare un salto indietro… a quando, secondo la leggenda, la sirena Partenope aveva scelto come dimora il Golfo di Napoli, da dove si spandeva la sua voce melodiosa e dolcissima. Per ringraziarla si celebrava un misterioso culto, durante il quale la popolazione portava alla sirena sette doni:
– la farina, simbolo di ricchezza;
– la ricotta, simbolo di abbondanza;
– le uova, che richiamano la fertilità;
– il grano cotto nel latte, a simboleggiare la fusione di regno animale e vegetale;
-i fiori d’arancio (o di altri agrumi), profumo della terra campana;
– le spezie, omaggio di tutti i popoli;
– lo zucchero, per celebrare la dolcezza del canto della sirena”

Bhe…. pare che Partenope gradì i doni (direi buongustaia!!! 😉) e li mescolò creando questo dolce unico.

Devo dire che io non conoscevo questa leggenda… 
Però davvero molto carina!!! 

Bando alle ciance…
Siamo giunti al post 💪💪💪💪

⬇️⬇️⬇️Vi lascio alla ricetta⬇️⬇️⬇️


PASTA FROLLA
:
350 g di farina 
2 uova
100 g di zucchero
100 ml di olio di girasole
1/2 bustina di lievito 
1 confezione di vanillina PaneAngeli

 


RIPIENO
250 g di grano cotto
1 ricotta da 250g 
250 g di zucchero
200 ml di latte
3 uova (i bianchi montati a neve)
1 cucchiaino di cannella (io ne ho messo un cucchiaio, amo troppo la cannella!
1 pezzo di buccia di limone
fialette di aroma PaneAngeli a piacere! 

NB: io e mamma avevamo un barattolo da 580g di grano cotto quindi abbiamo raddoppiato tutto sfornando 2 pastiere!!! 

PROCEDIMENTO

In un pentolino versiamo il grano con il latte, la cannella e il pezzetto di buccia di limone.
Mescoliamo bene il composto e portiamo sul fuoco.



Il grano va cotto fino a quando non si riassorbe il latte.
Ci vorrà un po’ di tempo, abbiate pazienza e soprattutto fate attenzione perché se non girate spesso con il mestolo potrebbe attaccarsi.
Una volta assorbito tutto il latte, spegniamo il fuoco, togliamo la scorza di limone.
Versiamo il grano in una ciotola capiente e teniamolo da parte.

Prepariamo la pasta frolla. 
Io vi ho messo gli ingredienti della frolla che usiamo noi, ma ovviamente potete farla con la vostra ricetta! 


Noi abbiamo fatto così:
In una ciotola rompiamo le uova, aggiungiamo lo zucchero, olio e lievito.
Mescoliamo e incorporiamo la farina poco per volta.
NB: noi l’abbiamo anche setacciata.
L’impasto è pronto quando non si attacca più alle mani.
Come potete vedere nella foto che vi ho messo sopra! 
Lasciamo la pasta riposare.

Riprendiamo il grano e terminiamo il ripieno della pastiera.

Al grano aggiungiamo la ricotta amalgamando per bene il tutto.
Poi uniamo lo zucchero.

In un’altra ciotola separiamo i tuorli dagli albumi, mettiamo i tuorli insieme al grano mescolando bene e montiamo a neve i bianchi.
Incorporate poi i bianchi al grano mescolando bene.
Infine aggiungiamo le fialette aromatiche. 
NB: noi ne abbiamo aggiunte un sacco. Ci piace che la pasta sia profumatissima.
Potete anche aggiungere l’aroma millefiori tipico della pastiera.

Il ripieno della pastiera è pronto, a piacere possiamo aggiungere anche del cedro candito tagliato a pezzetti.

Assembliamo la nostra pastiera. 

Prendiamo 2/3 della pasta frolla, la stendiamo con il mattarello 
NB: se non avete il piano di lavoro il legno potete stendere su un foglio di carta da forno! 

La pasta stesa la sistemiamo nella tortiera che abbiamo precedentemente imburrato ed infarinato.

Tagliamo i bordi in eccesso con un coltello, quindi versiamo il nostro ripieno.

Stendiamo il resto della pasta e ricaviamo delle striscioline, facciamo la guarnizione.

Devo fare un NB gigantesco!!!!!!!!!!

Non tutti sanno che la grata di pasta frolla, ovvero le strisce che si incrociano sopra il ripieno fatto di ricotta e grano, non vanno fatte a casaccio. Devono essere in un numero complessivo di sette, quattro in un senso e tre nel senso trasversale, a formare la planimetria di Neapolis, cioè del centro storico della Napoli attuale.

Esse rappresentano i tre Decumani e i quattro Cardini della città antica greca. 

Il numero sette ricorre nella ricetta tradizionale della pastiera napoletana: sette infatti sono gli ingredienti utilizzati. 

Le strisce della pastiera devono quindi riprendere la pianta del centro storico di Napoli, che è attraversato da 3 decumani, paralleli alla costa:

-Decumano superiore: via della Sapienza, via dell’Anticaglia, via Santi Apostoli.
-Decumano maggiore: via dei Tribunali.
-Decumano inferiore (Spaccanapoli): via Benedetto Croce, via S. Biagio dei Librai, via Vicaria Vecchia, via Giudecca Vecchia.

I decumani si incrociano a 4 cardini, i vicoli del centro storico di Napoli:

Vico S. Gaudioso, via Atri, via Nilo, via Giovanni Paladino
Vico Limoncello, Vico Cinquesanti, via S. Gregorio Armeno
Via Duomo
Vico Grotta della Marra, Vico Sedil Capuano, via delle Zite

Vi allego un’immagine presa da google che spiega la rappresentazione: 

MA LA SAPEVATE VOI QUESTA COSA?!?!?! 
ADORO!!!! 

Io e mamma le abbiamo sistemate a piacimento (infatti ne abbiamo messo 6 in tutto come potete vedere nella foto in allegato sopra!).
In ogni caso questa storia della precisione delle strisce è veramente bella!
Quante cose che si scoprono con delle semplici ricerche online e questa chicca sulla ricetta della pastiera napoletana è stata top! 

Ritornando alla ricetta…
Inforniamo a forno caldo prima a 160°C per 50 minuti, poi a 140°C per 15 minuti.
NB: sulla cottura regolatevi in base al vostro forno, ognuno di noi lo conosce e sa a quale temperatura non si brucia tutto!! 
Mi raccomando! 
NB: Se vi rendete conto che si alza in cottura non preoccupatevi.. è normale!!! 

Prima di toglierla dallo stampo aspettiamo che si raffreddi completamente!

Vi allego le foto della nostra pastiera:

Ne abbiamo fatta una rettangolare:

Forse in questa abbiamo rispettato le 7 strisce di frolla come da tradizione napoletana! 
Ma è stato un caso, non è stato fatto apposta ve lo giuro!!! 

Vi mostro anche la fetta: 

Piaciuta la mia ricetta della pastiera napoletana? 
Mandatemi anche le vostre!! 
Scrivetemi in direct sul mio profilo IG –> link qui 


Ancora tanti auguri per una serena Pasqua a voi, alle vostre famiglie e tutte le persone a voi care! 

A presto

Serafina